Pronta disponibilità : abuso per supplire alla carenza di infermieri |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da Ufficio di Presidenza |
Mercoledì 14 Giugno 2017 15:09 |
L’abuso di pronta disponibilità per gli infermieri è uno dei molti casi in cui la carenza di personale è stata affrontata con un istituto non previsto dal CCNL Infermieri. La situazione del SSN resta critica, ma ciò non può incentivare le strutture della Sanità a ignorare le regole. La pronta disponibilità per gli infermieri è infatti una pratica prevista per tutti quei servizi che non possono seguire un orario H24, obbligati però ad avere infermieri e medici reperibili per affrontare le emergenze. Un esempio su tutti è quello delle Sale Operatorie.  Il problema delle nuove assunzioni in Sanità non è nuovo a mezzi originali di risoluzione per esigenze di risparmio della spesa pubblica.  Malgrado gli sprechi della PA però, l’abuso della pronte disponibilità si configura come condotta impropria di principio. Per questo motivo occorre fare chiarezza su ciò che è previsto per la pronta disponibilità , quali sono i diritti degli infermieri e in cosa consiste l’abuso.  Cosa prevede la normativa: - la reperibilità , in realtà si chiama Servizio di Pronta Disponibilità (SPD) è possibile solo in alcuni reparti, le sale operatorie e le strutture di emergenza, non è quindi possibile avere il SPD negli altri reparti o unità operative. (comma 11 – art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001) - non possono fare il SPD i coordinatori (ex Caposala) e gli oss inquadrati nel ruolo tecnico (cioè tutti o quasi) (comma 11 art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001) - per un turno di SPD fatto in un giorno festivo, con chiamata o meno, l'infermiere ha diritto ad un giorno di riposo compensativo nella settimana successiva. Ma va richiesto solo nel caso in cui si abbiano delle ore di surplus, in quanto il riposo compensativo verrà conteggiato con 6 ore di debito orario (comma 6 – art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001) - i turni di reperibilità non possono essere superiori a 6 nel mese (comma 10 – art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001) - i turni di reperibilità sono di 12 ore e possono essere 2 consecutivi, quindi di 24 ore, solo nei festivi (comma 6 e 7 – art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001) - il SPD è possibile solo la notte e nei festivi (comma 6 – art. 7 – CCNL integrativo 20/09/2001)
 Per un più esaustivo trattamento della normativa sull'orario di lavoro vi rimandiamo a questo articolo.  L’abuso della pronta disponibilità per contrastare la carenza di personale si configura quindi come condotta irregolare proprio a partire dall’impiego degli infermieri di guardia in reparti diversi dal reparto di appartenenza, con aumento del rischio di errori.  Il danno dell’abuso della pronta disponibilità è anche l’aggravio economico sulle spalle dello Stato, in quanto gli infermieri vengono comunque pagati come se fossero impegnati in ore di lavoro straordinario. |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Giugno 2017 15:10 |
Ultimi Articoli
- Luci ed ombre nel Codice Rosso
- Congresso AIILF Sicilia
- LGBTQA+, violenza domestica, errori e false certezze.
- La videosorveglianza sanitaria
- Impatto della WHO Surgical Safety Checklist sulla sicurezza del paziente
- Tranquilli... gli OSS continueranno a non poter somministrare farmaci.
- Si può sempre registrare una conversazione?
- Crocerossine: si continua a tollerare l’esercizio abusivo della professione!
- L'IBOGAINA NEL TRATTAMENTO DELLE DIPENDENZE
- SONO APERTE LE ISCRIZIONI 2019
- Il governo ha davvero salvato gli abusivi?
- Ed alla fine la correttezza ha pagato...
- Quando il medico scavalca tutti. Anche se stesso.
- AIILF: Prime valutazioni sul protocollo FNOPI, Consiglio Nazionale Forense e CSM.
- Come scegliere il responsabile della protezione dei dati
- La difesa degli stupratori si basa ancora sullo screditare le vittime
- Un ottimo contratto. Tranne per gli infermieri.
- I medici volevano decidere per tutti. L'IPASVI e noi abbiamo detto NO!
- I diritti negati di infanzia e adolescenza
- DDL Lorenzin: cosa cambia?
- «Che indossavi quando ti hanno stuprato?»
- L'iscrizione all'IPASVI (ora FNOPI) è obbligatoria?
- Il rischio clinico? Inventato in Italia nel 1700!
- Vaccini: quello che c'è da sapere per il ritorno a scuola
- Confessioni di un (ex) violento.
- Infermieri: le sfide che la professione deve vincere
- Oltre 5.500 'falsi infermieri', professione a più alto tasso abusivi
- Albo delle società scientifiche. Aiutateci ad aiutarvi.
- Ve l'avevamo detto no?
- 2 piccioni con una fava.
- Rischio aggressioni: quali misure adottare?
- Charlie Gard: come si è arrivati alla decisione della CEDU
- Masturbarsi in pubblico non è più reato.
- Prima di criticare, sappiamo davvero cosa è l'IPASVI?
- E’ ipotizzabile l’infermiere o il medico robot?
- Pronta disponibilità : abuso per supplire alla carenza di infermieri
- Pubblicata in Gazzetta la nuova legge sul cyberbullismo.
- Vaccini: tra mito e realtÃ
- I soci AIILF possono fornire consulenza legale.
- Garante Privacy: no al controllo indiscriminato di mail ed internet
- VISITE GRATUITE ALLE DONNE PER UNA SETTIMANA NEGLI OSPEDALI CON IL BOLLINO ROSA
- Ti ammali in ferie: per annullarle basta la comunicazione
- Chi assiste un parente disabile, di qualunque gravità , non può essere trasferito.
- Considerazioni sul trapianto di testa
- SENTENZA ASSURDA! C'è violenza solo se gridi...
- ECM ed infermiere: obbligo, rimorso o ricerca? Un "auto-rimprovero" e una "visione"
- Chi scrive cosa, e dove? L’autonomia Professionale non è più un’utopia.
- La nuova legge sulla responsabilità professionale.
- Obiezione di coscienza ed eutanasia. Parliamone.
- Avevamo ragione! SE DENUNCI NON TI LICENZIANO.